Gentili lettori, gentili lettrici,
si dice di una persona, fin da bambino, che assomiglia ad uno piuttosto che ad un altro dei due genitori; ci si ritrova a dire a qualcuno che assomiglia nel fare e nel dire a suo a madre piuttosto che a suo padre…o ai suoi nonni.
Ci si ritrova, nel linguaggio corrente, a confermare che siamo fatti dall’insieme non solo di molto ereditato da mamma e papà, ma anche di qualcosa avuto/preso da qualche parente. Siamo esito di una dinamica e trasformativa composizione di diversi e a volte contrastanti elementi che trovano una specifica sintesi originale proprio in ognuno di noi e in ogni famiglia.
Sintesi che non avviene né linearmente, né del tutto governata e neanche in modo scontato rispetto alle attese di vite e di una vita che scorrano semplicemente, secondo attese di un pacifico succedersi di giorni senza sorprese.
Come individui e come famiglie siamo esito di incontri, di scontri, di divisioni, di riconciliazioni in una sorta di metamorfico e sempre dinamico mosaico dove precipitano e si incastrano tensioni d’amore e del suo contrario.
Ognuno è un romanzo, ogni famiglia lo vive e lo è.
Buona lettura,
Francesco Caggio