La narrazione contenuta in questo libro è quella dell’esperienza sociale e politica di un’intera vita immersa nella realtà di fine ’900 nel lavoro, nel sindacato, nella politica, nell’amministrazione degli enti locali, nel volontariato. L’obiettivo di Carlo è stato quello di testimoniare, contro qualsiasi avversità, che si può essere utili agli altri se ci si comporta con onestà, lealtà e competenza, perseguendo il bene comune. La narrazione sottolinea il significato che assumono le azioni quotidiane in un contesto in cui declinano l’etica e la politica. Questo libro vuole offrire alle nuove generazioni spunti necessari alla costruzione di personalità autentiche, in grado di rinnovare la politica, la società, ricostruendo un’etica condivisa. In questa seconda edizione il libro è stato integrato con una relazione dell’autore sul bene comune e l’etica, oltre a una nuova prefazione e postfazione.
Autori e Curatori
CARLO STELLUTI (1944-2023) nacque da una famiglia di modeste condizioni. Terminato l’avviamento commerciale, iniziò l’attività lavorativa, come impiegato prima e poi come operaio metalmeccanico. Si diplomò seguendo un corso triennale serale come elettricista impiantista. Venne assunto prima alla Vizzola e poi all’ENEL. Seguì un corso serale di sei anni e si diplomò perito elettrotecnico. Lavorò all’automazione di centrali idroelettriche e stazioni in qualità di tecnico. Si laureò alla facoltà di Scienze Sociali di Trento con una tesi sulle relazioni industriali nel settore elettrico dopo ben 13 anni di scuola serale. Divenne Segretario Generale della Cisl di Milano e venne eletto nel 1996 alla Camera dei Deputati con l’Ulivo del primo governo Prodi. Si dedicò poi ai temi del lavoro nella Presidenza provinciale delle Acli di Milano in qualità di responsabile dell’ufficio studi. Nel 2005 venne eletto sindaco di Bollate. Ha svolto attività di volontariato a favore dei carcerati e delle loro famiglie e insegnato italiano agli stranieri. Dopo la pubblicazione di questo libro, nella stessa collana STORIE POSITIVE, ha scritto nel 2022 il libro intervista di Antonio Pizzinato «Eravamo il sindacato».