Il fare politica oggi si identifica nell’acquisizione del primato per via elettorale nel controllo del Comune, in quanto istituzione del governo locale.
Le funzioni che vengono riconosciute e quindi gestite sono quel non del governare, ma dell’amministrare, cioè introdurre regole, elaborare regolamenti, tradurre le decisioni politiche in atti amministrativi, prassi di condotta riconosciute, con la erogazione di risorse secondo dettami precisi e controllabili.
In questo contesto vengono però perseguiti obiettivi particolari, con la progressiva perdita di attenzione per tutti quei riferimenti ambientali, sociali, relazionali, e quindi economici e imprenditoriali che invece sono necessari per lo sviluppo di una comunità e di un territorio.
Diviene necessaria, oltre alla buona amministrazione, una visione dello sviluppo come un processo integrato di decisioni e di atti amministrativi che consentano una piena valorizzazione, insieme ad una puntuale tutela, di tutti fattori che vengono impiegati per il benessere delle persone e delle comunità.