Questo racconto narra una storia vera, che l’autrice trova il modo di comporre, attraverso incontri al bar del porto di Ostia con Cesare, il protagonista da lei intervistato che andiamo via via conoscendo. Cesare le narra apertamente e senza sconti la sua esperienza esistenziale. Alberta ci accompagna nei meandri di un’esistenza tormentata, presentandoci una storia individuale che diventa narrazione collettiva e generazionale: luoghi e situazioni della periferia romana, ma che potrebbero situarsi nella periferia di qualunque città, di qualunque esistenza.