Nel territorio della Bassa Romagna sembrano congiungersi due fenomeni di crescente interesse.
In primo luogo, una nuova e diversa configurazione delle istituzioni del governo locale, che da entità piccole, spesso marginali, si manifestano come una entità associata di più amministrazioni e più territori, anche diversi tra loro.
Le conseguenze di questa trasformazione sono rilevanti: la riorganizzazione dei servizi per le persone e per la comunità, con risparmi di risorse che possono rafforzare e qualificare la offerta dei servizi.
In secondo luogo, si prospetta progressivamente attraverso le differenze e le ricchezze dei territori dei singoli comuni una dimensione dello sviluppo locale in precedenza poco percepita e poco considerata.
Lo sviluppo economico e sociale interessa le singole comunità dei singoli comuni, ma non può prescindere dai legami sociali, dalla mobilità territoriale, dall’accesso a beni e servizi di carattere collettivo. Inoltre la tutela dell’ambiente, il nuovo valore dei beni comuni (da quelli ambientali a quelli della memoria e della eredità culturale) tendono sempre più a caratterizzare una nuova qualità dello sviluppo locale. Nuove imprese e nuove reti sociali sono i fattori di rinforzo e di diffusione di realtà territoriali e sociali che si manifestano come smart land.