Durante il XIX secolo, riformatori e economisti discussero ampiamente se un sistema economico composto in prevalenza da imprese cooperative, potesse essere migliore di quello capitalistico. John Stuart Mill fu uno dei principali sostenitori del sistema cooperativo, pur riconsentendo che un capitalismo, opportunamente riformato, presentasse ancora molti vantaggi. Gli economisti hanno frequentemente ignorato queste proposte di Mill, ancorché in tempi recenti ne sia stata riproposta la lettura. Al contrario, gli studiosi di scienze politiche, hanno sempre tenuto in conto questo aspetto, ma chiedendosi se esso fosse una rappresentazione di un sistema socialista. L’Autore ripropone una lettura delle opere di Mill, dove la questione cooperativa è al centro della sua Utopia: l’avvento dello Stato Stazionario. Una situazione che propone il superamento del capitalismo, ma non assimilabile al socialismo: una soluzione ibrida.