Gentili Lettori, Gentili Lettrici
Leggo: “Quali sono ora le circostanze che hanno condotto il ragazzo dell’Aveyron a questo stato di idiotismo? Qui noi manchiamo di particolari autentici, e nulla sembra a prima vista poter dissipare le nostre incertezze a questo proposito. … Possiamo solo procedere per via analogica, ricercando quali sono le cause che producono di solito la demenza o l’idiotismo nei fanciulli. Ora… queste cause si riducono a tre principali: 1) un vivo terrore provato dalla madre durante la gravidanza o il parto; 2) un terrore ovvero delle convulsioni sopravvenute nell’età infantile in seguito a malattie verminose; 3) l’opera penosa e burrascosa della prima o della seconda dentizione…”
Così scriveva un Anonimo nell’anno IX dalla Rivoluzione Francese sulla “Décade Philosophique” discutendo del ragazzo dell’Aveyron ritrovato in uno stato ferino, alieno al mondo e ai modi della società civile; ragazzo il cui trattamento è stato largamente documentato dando corso formale, esplicito nonché normato alla discussione sulla natura e sul trattamento dei minori “diversi”; discussione ancora fruttuosamente aperta, certamente su livelli diversi. Sono quindi almeno duecento anni che siamo a chiederci cosa fare e come per avere cittadini “diversi” nella polis: polis che si è così allargata mettendo al centro “un’ etica della convivenza”
Buona lettura, Francesco Caggio