A partire da una riflessione sull’azione del sociologo nell’ambito dei confini di una disciplina che, con Weber, cercava la comprensione interpretativa dell’azione sociale, al fine di giungere ad una spiegazione causale del suo corso e dei suoi effetti; il testo di Giorgino bene illustra come, proprio grazie allo sforzo collettivo di coloro che hanno sviluppato una prospettiva applicata e clinica in Sociologia, quel concetto iniziale di comprensione si sia arricchito e ampliato. L’intervento sociologico, che è la caratteristica fondante della prospettiva anzidetta è, allora, sia una chiave di accesso all’analisi dei fenomeni sociali sia una possibilità di cambiamento migliorativo della condizione umana. Un cambiamento che è anche la manifestazione della creatività sociologica nello spazio ben più ampio di quello strettamente disciplinare, ossia quello proprio della visione umanistica delle relazioni sociali. Il volume consente al lettore di ripercorrere, grazie ad un mirabile sforzo di sintesi, i principali passaggi concettuali che hanno consentito di giungere a distin-guere prima tra la sociologia “pura” e la sociologia professionale; e, poi, tra la sociologia applicata e la sociologia clinica. Dopo aver considerato il “caso” italiano, il volume si conclude con un approfondimento su ciò che caratterizza nello specifico l’approccio clinico in Sociologia.