Gentili Lettrici, Gentili Lettori,
Le esposizioni dei vetrai fra Venezia e Murano mi hanno attratto da sempre per le sontuose, immaginifiche opere che escono dalle fantasiose fornaci; penso sempre che sarebbe stato bello avere un’infilata di stanze solo per collocare tale perentoria fioritura di fome e colore, a volte così voluttuose da non poterle guardare a lungo. Stanze sobrie punteggiate da queste emergenze del secolare debordare immaginativo.
Molti altri luoghi sono di assoluto fascino: punti di creativa bellezza artigianale punteggiano la città.
Decenni di vetrine guardate e ammirate: piccoli e discreti acquisti, solo ogni tanto!, per avere un segno di una manualità sapiente e fabulatoria. A volte una nostalgia di qualcosa “fatta a mano”, solo per amore di una forma che popoli il proprio ambiente di vita vibrando.
Per pura contemplazione.
Nelle botteghe ci entro poco per difendermi da fantasie perturbanti il mio regolato tran tran.
Ma come resistere a un’immersione nei gironi dell’eccesso, del luccicante, del fatto ad arte?
Sì, certo, potendo, tornerei sempre con delle belle borsone per me e per tutti gli altri a cui tengo: come si fa a non avere una testimonianza di quel ben di Dio (che mi perdoni!)? Come si fa?
Come si fa a non volersi sentire belli, profumati, eleganti, distinti, ammirati nonostante l’età e la conformazione? Come si fa a non volersi sentire ricchi, vanitosi, spendaccioni e assolutamente fatui, almeno per una volta (che rischio!)? Come si fa a non essere futili e o anche spossessati, almeno per una volta? Come prossimi a un’orgia ....
Perché farsi corrompere dal lusso è così grave? Che gioia poter per un giorno “buttare i soldi dalla finestra”, tanto più se non li si hanno e poi “per quel che contano! ”.
Resisto solo perché non posso. Alla mia età ci sono tanti, vari fastidi che costano. Il principio di realtà, si dice! Che noia, a volte, il Super-Io: lo è quasi sempre (per questo oggi è stato abbandonato )!
Che non chiudano mai e che tentino per l’eternità!
L’ increspatura del superfluo è semplicemente meravigliosa, così inutile e così poco funzionale .
Buona lettura,
Francesco Caggio