Il testo in questione si propone di analizzare le diverse modalità in cui la figura del sociologo può inserirsi all'interno del Sistema Sanitario Nazionale, facendo riferimento ai suoi apporti professionali sia nella dimensione microsociologica (miglioramento del rapporto medico-paziente, umanizzazione delle cure), sia in quella meso-sociologica (coordinamento di equipe multidisciplinari, interventi nelle organizzazioni e nelle comunità) e sia in quella macrosociologica (politiche di welfare e rapporti con istituzioni sanitarie). Attenzione particolare al concetto di salutogenesi e alla salute inteso come fatto sociale su cui agire in sinergia privilegiando l'aspetto sociologico in grado non solo di costruire programmi di promozione e prevenzione della salute sulle macerie del solo approccio patogenico ultimamente troppo contaminato da una ipermedicalizzazione e farmacologizzazione della vita, ma anche di pensare a politiche sanitarie di lean for patient ovvero centrate sul paziente e sui suoi bisogni.