Non abbiamo più tempo. Occorre che ciascuno di noi con consapevolezza e determinazione assuma la responsabilità di creare un futuro di pace, armonia e benessere.
Le azioni politiche, nonostante possano inizialmente esprimere egoismi e vantaggi per i gruppi al potere, inevitabilmente finiscono poi col ricevere il giudizio delle persone, le quali attraverso un processo di empowerment, di presa di coscienza ed azione, diventano veri decisori politici di un comune presente e futuro. La storia così ci insegna.
Il Costa Rica ne è un esempio. Un piccolo Paese, fiero e coraggioso. Prima ha lottato per la propria libertà ed indipendenza. Poi i suoi cittadini hanno deciso di vivere senza un apparato difensivo, dichiarandosi neutrali, portando avanti azioni di pace e riponendo fiducia nei Trattati e Convenzioni internazionali a tutela dei diritti e della dignità delle persone.
Non si può vivere separati dall’ambiente. Non ci può essere pace e benessere disprezzando l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, la terra che ci nutre. E non esiste un luogo incontaminato in cui rifugiarsi. Occorre rimodulare il sistema di vita in virtù del rispetto e della condivisione della Terra.
Non esiste «io» possibile. L’individualismo, l’esclusiva ricerca del benessere individuale, la prevaricazione sull’altro, provocate dall’avidità, dalla collera, dalla stupidità ci hanno trascinato in questa situazione. Occorre dare spazio e voce nel cuore di ciascuno di noi alla saggezza, all’inclusione, al «noi» in relazione l’uno con l’altro.
Mi scuso con le giovani generazioni, per ciò che stiamo consegnando loro. Sono fiduciosa che attraverso l’educazione, la cultura e il valore della pace sapranno costruire una vita sostenibile, pacifica e felice.