Il testo affronta le tematiche del disagio da sindrome culturale mediante un approccio sociologico integrato che utilizza il corpo e l’attività sensomotoria come territori di apprendimento e di elaborazione dell’esperienza. Frutto di vent’anni di lavoro sul campo, di milleottocento casi affrontati e di circa diecimila ore d’aula, il testo risulta utile per conoscere le potenzialità della sociologia applicata in campo terapeutico preventivo, pedagogico ed etico e per portare l’attenzione sulle cause sociali che stanno all’origine delle sindromi individuali. L’esposizione scorrevole e la ricchezza di esempi tratti dal lavoro sul campo, rendono questo testo utile sia ai professionisti che al grande pubblico interessato a conoscere i meccanismi di formazione del simbolico e della normalizzazione del disagio.