La formazione culturale di Dante e in particolare il ruolo dei mistici sulla sua opera è oggetto da anni di attenzione da parte degli studiosi: nonostante gli sforzi compiuti, la critica ha più volte sollecitato studi sull’ambiente religioso in cui il Poeta è vissuto. Per alcuni di questi ricercatori è addirittura impossibile continuare a studiare le opere di Dante senza tener presente questo particolare aspetto.
Il libro allora affronta i contatti tra Alighieri e Umiltà da Faenza, al secolo Rosanese Negusanti, monaca benedettina vallombrosana, dotata di eccezionali carismi, vissuta a Firenze dal 1281 al 1310 e autrice di quindici componimenti, da lei stessa ritenuti ispirati, che farebbero della Santa la prima "dottoressa cristiana" italiana.