Questo Quaderno attraversa con alcune riflessioni questa fase pandemica, partendo da una posizione di osservazione e analisi di un accadimento reale che, a parere di chi scrive, era già da tempo nell'orizzonte del possibile. Il reale del limite che lo sfruttamento della Natura, così come dell’uomo sull'uomo, ciclicamente si presenta nella scena: spesso riusciamo ad evitarlo, lasciando che siano altri ad occuparsene, lontani da noi che siamo i privilegiati di questa Terra. A fronte di questa che non è solo un’emergenza, ma un processo da tempo in atto e che ora varca i nostri confini, la Sociologia potrebbe cogliere l’occasione per sviluppare la sua capacità di essere "Clinica" ed essere di aiuto non solo nella comprensione dei fatti, ma anche nel costruire interventi efficaci. Occorre, perciò, per i sociologi, lavorare proponendo pratiche di cura e di analisi nuove, inedite. Solo facendo questo la Sociologia, applicandosi ed implicandosi nel cambiamento in atto, può diventare "intervento", legandosi e dialogando con tutte quelle discipline che, almeno sulla carta, già operano in questo senso.